Andrews Mesu - 2015 - La figlia del faraone by Andrews Mesu

Andrews Mesu - 2015 - La figlia del faraone by Andrews Mesu

autore:Andrews Mesu [Andrews Mesu]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Historical
ISBN: 9788858515389
Google: 7_eFDAAAQBAJ
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 2016-07-04T22:00:00+00:00


XXIII

Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: «Io l’ho salvato dalle acque!».

ESODO 2, 10

Anippe strinse a sé Mehy, inspirando il suo odore confortante di bambino sano, felice e sudato. Durante i pochi giorni trascorsi nel villaggio degli artigiani non gli era stata rasata la testa e una peluria morbida stava ricrescendo intorno al ricciolo principesco. Anippe sfiorò con la guancia i capelli del suo bambino, allegro e in disordine: un balsamo per il suo animo.

Quando Anippe e Ankhe erano entrate incespicando dopo la faticosa salita dal molo avevano trovato Miriam ad aspettarle e Anippe era quasi crollata sul pavimento per il sollievo di vedere suo figlio, mentre Ankhe si era ritirata immediatamente nella sua stanza. Anippe non aveva avuto la forza di insistere perché restasse, forse Ankhe voleva essere sola per piangere non vista.

«Per favore, Amira, vieni a sederti qui.» Miriam aveva riempito un bacile di acqua fredda e le aveva lavato le membra affaticate dal viaggio, dando sollievo al corpo e all’animo insieme.

Ora la quiete regnava nella camera, unico suono il bel canto ebraico di Miriam, intenta a filare il lino seduta ai piedi dell’amira, mentre Anippe cullava il bambino che sembrava addormentato tra i lini ricamati.

«Amira, posso portare Mosè a fare una dormitina nel capanno sul fiume?»

Anippe abbassò lo sguardo sul figlio per controllare che dormisse ma il bambino era ancora sveglio, stava solo riposando placidamente sul seno della mamma. Amira si sentì sciogliere il cuore e si mise a piangere. «No, Miriam, devo sentirmelo vicino.»

In quel momento di immobilità Anippe riusciva quasi a dimenticare che ben presto avrebbero forse dovuto lottare per la loro vita. Occorreva preparare la sua ancella personale a quella possibilità.

«Miriam.»

La ragazzina alzò gli occhi, innocenza incorniciata da splendidi riccioli bruni: «Sì, Amira?».

Anippe si sforzò di ricacciare il panico che stava crescendo dentro di lei. «Non devi mai chiamarlo Mosè, nessuno deve mai sentire quel nome. Mi capisci?»

«Sì, lo so, anche mia madre mi aveva detto la stessa cosa prima che andassimo al villaggio ebreo. Non lo abbiamo mai chiamato Mosè davanti a mio padre o a Mered.»

Anippe provò una stretta al cuore: Mehy aveva vissuto nella stessa stanza con il suo vero padre senza che quell’uomo nemmeno lo sapesse. Scosse la testa, per ritrovare la concentrazione. «Brava, Miriam. Ora, dimmi, sai che cosa fare se mai fossimo in pericolo? Per esempio, se una nave nemica approdasse al molo di Avaris, sai come fare per chiedere aiuto?»

Miriam batté più volte le palpebre senza cambiare espressione. «No, Amira, non credo di saperlo.»

«Se mai dovesse succedere, dovresti prendere il principe Mehy e attraversare di corsa la terra di nessuno fino a Qantir.» Anippe riprese a cullare il bambino, stringendolo più forte a sé mentre parlava: «Se le guardie cercassero di fermarti, devi dire loro chi è Mehy, l’erede di padron Sebak. Ti lasceranno passare».

«Va bene.» Senza ulteriori commenti Miriam riprese a filare e a cantare piano. Anippe trasse un respiro profondo, cercando di rallentare i battiti frenetici del cuore.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.